lunedì 30 gennaio 2012

Recensione: Lacrime di Fuoco - Vincoli di Sangue

Uau, è la prima volta che scrivo su un blog che non è il mio, per inaugurare l'evento comincio con una recensione di un libro che ho letto tempo fa. Si intitola Lacrime di Fuoco - Vincoli di Sangue, primo di una trilogia di due autrici italianissime: Elena Bertoli e Dory Capuani. Il romanzo è stato scritto nel 2010 e per ora dei seguiti non si sa nulla, in ogni caso il presente volume lo si può leggere anche singolarmente, nonostante la conclusione alquanto ambigua.

TRAMA
Innocenza, dolcezza, passione, perversione, terrore: quanti volti ha l'amore?
Si potrebbe rispondere: “tanti quanti l’uomo ne può esprimere”, perchépervade il nostro mondo, soprattutto dove la storia sembra nasconderlo.
E proprio in una di queste parentesi, prende il via "Lacrime di fuoco", un romanzo che ci trascina nel delirio dell’attività inquisitoria di un tribunale ecclesiastico.
Ambientazione inconsueta per il tema, ma solo a prima vista, perché ci accompagna in mezzo ai frammenti inesplicabili di uno specchio rotto, in cui l’amore si riverbera in tutta la sua contraddittorietà, confusa tra il delirio e la passione, la fede e l’onnipotenza, il peccato e la beatitudine.
Attraverso gli eventi, siamo attirati in un baratro di follia che ci fa conoscere la figura ambigua dell'affascinante arcivescovo Tancredi Alberici, quella pura di Gabriele, suo fratello e di tutti i personaggi che intersecano le vite nel loro cammino.
Ci troviamo, così, di fronte ai tasselli di un mosaico che stenta a ricomporsi, vacillando tra senso e paradosso, in una nuova e spaventosa grammatica “dell’amare”.
Spaventosa perché chi non ha paura d’amare è probabilmente un uomo che non lo ha mai fatto, ma chi si lascia intimorire dalla paura, forse, uomo non lo sarà mai.

RECENSIONE
Tempo fa ho letto questo libro e più o meno i difetti e i pregi si equivalgono.
La trama intreccia le vite di tre fratelli: Tancredi, Gabriele e Anita. Tutto inizia quando il maggiore, l’arcivescovo Tancredi Alberici, decide di recarsi al monastero di San Clemente, dove risiede Gabriele, per presiedere ad un rogo. Egli approfitta dell’incontro per proporre al fratello di seguirlo nella sua strada di inquisitore e Gabriele subito si vede costretto ad accettare per il legame che lo lega all’arcivescovo. Tutto cambia con l’arrivo improvviso della sorella Anita, il quale sarà rivelatore, facendo cadere ogni certezza nel fratello minore, mettendolo di fronte ad una follia che spezza chiunque sfiori.
Tra i lati "negativi" posso annoverare il fatto che questo libro è difficile da inserire tra i romanzi veri e propri per la sua brevità: 150 pagine. Ciò implica anche contenuti poco articolati, infatti il volume presenta una storia molto semplice e lineare che si legge velocemente senza rimanere veramente coinvolti nei suoi pochi intrecci.
Inoltre, non che questo sia propriamente un difetto, il finale, almeno per me, è risultato incomprensibile, non ho minimamente afferrato come vorrebbe concludersi il tutto.
Tra i pregi, invece, vi è l’ottima descrizione e caratterizzazione dei personaggi, sia principali che secondari. Nessuno risulta essere una macchietta utile solo per portare avanti la trama.
Poi, ho apprezzato i sentimenti che impregnano la storia: la follia, l’amore fraterno (e incestuoso) e la fede nella religione. Questi sentimenti vengono distorti e portati al limite da Tancredi. In particolare mi è piaciuta la descrizione dell’ultimo di questi, la fede, vista dal punto di vista degli uomini del ‘500, e cioè perversamente distorta.
In conclusione, consiglio questo libro soprattutto a chi ama le storie forti e “alternative”. Per quanto riguarda me, invece, spero esca presto il secondo volume della trilogia.
VOTO: ***

  Titolo: Lacrime di Fuoco - Vincoli di Sangue
Autore: Elena Bertoli  & Dory Capuani
Editore: Il Filo
Pagine: 150
Prezzo: € 13,50

BOOKTRAILER
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domenica 29 gennaio 2012

History corner [3] L'omosessualità nell'Inghilterra georgiana (1714-1837)



Jeremy Bentham: il primo intellettuale inglese a considerare l'omosessualità naturale (la sua mummia sorveglia il corridoio della sede principale della UCL).

A differenza che in Francia, dove il clima culturale dell'Illuminismo e della Rivoluzione portarono alla depenalizzazione dell'omosessualità, in Inghilterra vi fu la reazione contraria e le pene contro l'omosessualità divennero ancora più severe.

Generalmente le pene andavano dalla gogna, al carcere fino all'impiccagione ed il numero di processi fu considerevole (qui potete trovare diversi esempi: http://rictornorton.co.uk/eighteen/ ).

Nonostante questo, a Londra ed Edimburgo ("L'Atene del Nord") vi erano ritrovi e locali per omosessuali, mischiati spesso con la prostituzione maschile; ma generalmente la gay `sub-culture' rimase più nascosta che nel secolo precedente.

Gli intellettuali inglesi dell'epoca esprimono una condanna pressoché unanime dell'omosessualità (come al solito dell'omosessualità maschile, quella femminile non veniva neppure contemplata).

Nell'Encyclopedia Britannica (1797) informa che in Scozia il reato di sodomia era ancora punito con il rogo; l'avvocato Blackstone, autore del Commentary on the Laws of England, parlando di sodomia, lo riteneva un crimine così infamante che in caso l'accusa fosse provata falsa, proponeva di infliggere una pena poco minore a quella per sodomia a chi avesse falsamente accusato.

Persino lo storico Gibbon, autore del monumental Fall and decline of the Roman Empire, nonostante fosse cosciente dell'importanza e della diffusione dei rapporti omosessuali non solo in Grecia e Roma, ma anche nelle civiltà dell'estremo Oriente, esprime una durissima condanna dell'amore verso il proprio sesso.

L'unica voce fuori dal coro fu Jeremy Bentham, che nella sia critica al sistema giudiziario inglese, fu il primo a dichiarare che l'amore omosessuale é un sentimento che dà piacere agli individui coinvolti e non fa male agli altri, dunque non può essere né un crimine né un peccato, ma un sentimento naturale come gli altri. Non solo, l'intellettuale inglese é tra i primi a descrivere, senza però usare il termine moderno, l'omofobia. Sfortunatamente nel clima sempre più conservatore in opposizione alla Rivoluzione prima e a Napoleone poi, le parole di Bentham rimasero inascoltate.


George Gordon Noel, Lord Byron, ritratto da Richard Westall

Non mancarono neppure personaggi che coraggiosamente vissero le proprie passioni omosessuali, il più celebre caso é sicuramente il radicale Lord Byron (1788-1824). Il poeta, infatti, non faceva mistero delle sue passioni tanto verso le donne che verso gli uomini (specialmente durante gli anni di studio a Cambridge), tanto che recentemente alcuni studiosi hanno evidenziato come la sua fuga dall'Inghilterra non fosse dovuta solo agli scandali familiari, ma in generale ad un disgusto per la repressiva legislazione in materia di sessualità.

A questo indirizzo potrete trovare una raccolta dei suoi poemi omoerotici: http://www.csulb.edu/~csnider/Byron.Homoerotic.Poems.html

Nonostante sia una tematica che stuzzica le menti dei e delle fanwriter, la presunta relazione tra Byron e Percy Shelley non é mai stata documentata, anche se in negli ultimi anni la critica ha sottolineato come elementi omoerotici siano presenti nei testi di Shelley. Questo non é sorprendente se si pensa che tutto il così detto circolo `Byron-Shelley' caratterizza la propria produzione per gli argomenti radicali che tratta (infatti elementi omosessuali sono presenti anche nel Frankestein di Mary Shelley).


Consigli di lettura:

Cochran, P., Byron and women (and men), Cambridge, 2010 (saggio).

Mark Steel: Lord Byron (lezione comica): http://www.youtube.com/watch?v=bdtd-GJbhho

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mercoledì 25 gennaio 2012

Film - Latter days

Su consiglio della mia amica Elisa, ho guardato qualche giorno fa il film "Latter days" e devo dire che mi è piaciuto parecchio..
E' stato distribuito anche in Italia con il titolo "Inguaribili romantici" (mi astengo dal commentare  -.-") ma io l'ho guardato in inglese sottitotolato, giusto per sicurezza ;)

Dal sito Cinemagay.it
Il ventenne Christian (Wes Ramsey),è il tipico ragazzo gay che frequenta i party di Los Angeles: corpo stupendo, palestrato e perfettamente abbronzato e abitudine a quotidiane avventure sessuali. Di giorno fa il cameriere ai tavoli del locale alla moda di Lila (la brava Jacqueline Bisset), e le sue conquiste sessuali sono spesso argomento di conversazione con i colleghi di lavoro. Un bel giorno un appartamento vicino al suo viene preso in affitto da quattro missionari mormoni, tra i quali il diciannovenne innocente e sessualmente confuso "Anziano" Aaron Davis (Steve Sandvoss) . Ai primi tentativi di Christian di sedurre Aaron, i colleghi del ristorante, scommettono che egli non riuscirà a portarsi a letto il giovane missionario. E in effetti quando Christian rivela ad Aaron il suo desiderio sessuale, Aaron lo rifiuta e lo accusa di essere superficiale e vuoto. Ma il loro incontro è destinato a trasformare completamente le personalità e le vite di entrambi.

Il film l'ho trovato gradevole e, anche se dura un'ora e mezza piena, scorre piacevolmente.

Il personaggio di Christian è "colorato" (è la prima cosa che mi è venuta in mente guardandolo), contrapposto allo stile "bianco e nero" di Aaron, scelta - presumo -  voluta per dividere ancora di più i  mondi dei due protagonisti e i loro punti di vista.

Il film alterna momenti romantici a momenti drammatici (la mancata accettazione di Aaron da parte della sua comunità e della madre stessa è davvero triste) che scandiscono il progressivo cambiamento di entrambi i ragazzi.

I personaggi minori di Jaqueline Bisset, Joseph Gordon-Levitt ed Erik Palladino, sebbene tali, "aiutano la storia ad andare come deve andare".

Le scene d'amore tra i due ragazzi sono molto belle, a mio parere, a partire dal primo bacio fino al primo incontro sessuale.

Vi lascio con i trailer e con alcune immagini del film.

Buona visione!
B.

Trailer ufficiale



Trailer italiano


Immagini:









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sabato 21 gennaio 2012

History corner [2] - L'omosessualità nella Francia dell'Illuminismo.


Voltaire (François-Marie Arouet), 1694-1778



Nel Settecento la Francia era ancora un paese essenzialmente cattolico e come tale l'omosessualità non era ben accetta. In realtà, più che una vera e propria campagna contro l'amore omosessuale (maschile, perché, come al solito, il lesbismo era considerato ancor meno) l'atteggiamento che regnava era quello di una più o meno quieta indifferenza.

Negli ambienti scolastici (dominati essenzialmente dal clero) si cercava di limitare le "amicizie pericolose", che in ambienti di un solo genere potevano facilmente sorgere, ma generalmente l'omosessualità non fu durante tutto quel periodo al centro di alcun dibattito.

I philosophes stessi si occuparono di omosessualità solo tangenzialmente della questione. Montesquieu nell'Ésprit des Lois si esprime sull'omosessualità dicendo che piuttosto che punire gli omosessuali, bisognerebbe prevenire l'omosessualità prevenendo la formazione delle condizioni che la favoriscano.

Tuttavia tra gli Illuministi, colui che fu maggiormente coinvolto nell'argomento fu Voltaire. Voltaire nelle sue opere non offre una trattazione sistematica dell'omosessualità e la sua visione é spesso contraddittoria.

L'omosessualità é vista positivamente nell'Anti-Giton, dove é descritta in termini eroici, facendo appello all'amore omosessuale della Grecia Antica e dell'Italia Rinascimentale. Il titolo stesso é un richiamo all'antichità: Gitone é il giovane e bel protagonista del Satyricon di Petronio ("Gitone"indicava nel linguaggio colto della borghesia francese dell'epoca appunto un giovane e bel ragazzo omosessuale). Tuttavia bisogna ricordare che tutto il poema é altamente satirico e che Voltaire non esita a usare l'omosessualità come accusa contro i propri nemici.

Questo atteggiamento ambivalente riflette probabilmente il modo in cui il filosofo visse la propria sessualità: oltre alle numerose relazioni con il gentil sesso, infatti, Voltaire ebbe anche una turbolenta relazione con Fredrick di Prussia negli anni quaranta del Settecento. La relazione durò solo qualche anno, nonostante Frederick stesso scrivesse che di "essersi sposato per l'eternità" col l'intellettuale francese, e finì a causa di uno scandalo provocato dallo stesso Voltaire.

Diderot in Le rêve de d'Alembert tratta l'omosessualità maschile come un puro atto di piacere, una perversione generata dall'attrazione per i giovani corpi maschili e da una `disorganizzazione dei nervi' nelle persone anziane.

Nella mentalità generale, l'omosessualità maschile rimaneva un vizio (soprattutto un vizio dell'aristocrazia), ma di fatto era moderatamente tollerata se non esibita (al contrario di quanto avvenisse negli stessi anni nel Regno Unito, per esempio). Rimaneva comunque una potente arma di diffamazione sia per gli uomini che per le donne (come testimoniano i pamphlet che attribuiscono passioni saffiche a Marie-Antoinette).

C'é anche da considerare che la percezione della mascolinità e del lecito nei rapporti tra uomini era molto diversa dalla nostra e dimostrazioni di affetto che oggi giorno vengono associate dalla mentalità comune all'omosessualità non lo erano nel Settecento (parliamo sempre al livello delle classi colte). La galanteria e l'etichetta prevedevano che l'uomo avesse comportamenti che oggi giudicheremo effeminati: un aspetto estremo di questo atteggiamento erano i cosiddetti cicisbei.

Allo stesso modo il linguaggio della sensibilità settecentesca (specialmente nel secondo Settecento, grazie all'influenza di Rousseau) é linguaggio dei sentimenti: usare espressioni com "ti amo", "ti abbraccio", "ti bacio" erano comuni e accettabili anche fra uomini.

La teorizzazione dell'amicizia come virtù principe (soprattutto ad opera di Mably) e dell'amore intellettuale (soprattutto nella distinzione neoclassica tra "amor de passion" e "amor de raison" teorizzata da Rousseau nella Nouvelle Héloise) contribuirono a creare, soprattutto nella borghesia, una certa benevolenza per rapporti affettivi molto stretti tra persone dello stesso sesso, di fatto aprendo la strada alla tolleranza verso l'amore omosessuale.

Infine il Neoclassicismo ed il rinnovato interesse per l'Antichità classica come modello e fonte di ispirazione contribuì ad una progressiva apertura verso l'omosessualità.

Dal punto di vista della legislazione, l'Illuminismo non aiutò a fare grandi progressi: la sodomia rimase in legale in Francia fino all'avvento della Rivoluzione: solo nel 1791 la sodomia non fu più considerata `offesa al pubblico pudore' e quindi depenalizzata (ma il tema "omosessualità e Rivoluzione Francese" é la storia per un'altra volta).


Per saperne di più:


D. Godard, L'amour philosophique - l'homosexualité mascuiln au siécle de Lumiérs, Béziers 2005.

Qui trovate un elenco di risorse sull'omosessualità nella storia francese: http://rictornorton.co.uk/bibliog/bibfranc.htm



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martedì 17 gennaio 2012

Da oggi romanzi in italiano su Dreamspinner Press e proposta

Come vi avevo già anticipato, la Dreamspinner Press, da oggi, mette a disposizione dei suoi lettori non solo libri in lingua inglese ma anche in altre lingue europee, tra le quali, appunto, l'italiano.

Oggi sono usciti:

SCELTA DEL CUORE

e

AMORE SIGNIFICA


Volevo chiedere a chiunque comprerà uno di questi libri e volesse partecipare un po' attivamente a questo blog, di scrivere una recensione su uno dei due (o anche tutti e due).


Se siete interessati potete inviare una mail all'indirizzo menstales@gmail.com


Spargiamo la voce! Aiutiamo questa casa editrice che, a differenza di ciò che possiamo vedere nel nostro 'Bel' Paese, offre molto spazio a storie di questo genere e, addirittura, si prende la briga di tradurle per i lettori di tutto il mondo.

Buona serata!
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sabato 14 gennaio 2012

History corner [1]


Inauguro qui il mio nuovo spazio sull'amore tra uomini nella storia. In questo spazio
vi presenterò scorci d'epoca, coppie famose e tanti gustosi libri di lettura.

E come potrei cominciare se non parlandovi di quella che é considerata la prima coppia omosessuale della storia occidentale? Sì, sto proprio pensando ad Achille e Patroclo.
La storia é famosa e nota a tutti: nella narrative dell’Iliade di Omero, grande spazio é dato alle gesta del nobile guerriero Achille, il cui rifiuto di partecipare all’azione di Guerra per una contesa con il capo dell’esercito Greco Agamennone, porta rovina nel campo Greco. Patroclo, anch’egli di nobili origini, é dipinto nel poema come l’eroe più vicino al campione Achille. Il giovane, probabilmente più anziano di Achille di pochi anni, si era rifugiato in giovane età presso Peleo, padre di Achille, perché reo di aver ucciso per sbaglio un compagno di giochi. É così che Achille e Patroclo si imbarcano insieme per la spedizione a Troia.

Il XVI libro dell’Iliade é appunto dedicato alle gesta di Patroclo (aristia), che, spinto dal dolore per la disfatta greca e afflitto dal rifiuto di Achille a prendere le armi, indossa la corazza di quest’ultimo e si batte strenuamente, facendo credere ai Troiani di essere proprio Achille. Purtroppo questo nobile atto di coraggio non va a buon fine; invigorito dai successi, Patroclo tenta per tre volte di assaltare le mura troiane, ma viene tramortito dal dio Apollo, poi colpito da Euforbo e infine da Ettore, che gli infligge il colpo mortale.
Nel libro XVII Achille apprende della morte di Patroclo ed esterna il suo dolore con lamenti tanto forti da richiamare sua madre, la ninfa Teti, che gli chiede la causa di tanto strazio e gli ricorda che se tornerà in battaglia, sarà destinato a vivere una vita onorevole, ma brevissima. Achille accetta e torna sul campo di battaglia.
Patroclo farà un’ultima apparizione, come fantasma, ad Achille pregandolo di sospendere la Guerra e dargli degna sepoltura, libro XXIII:
“Tu, dormi, Achille e ti scordi di me:
mai, vivo, mi trascurasti, ma mi trascuri da morto.
Seppelliscimi in fretta, e passerò le porte dell’Ade. […]
E dammi la mano, te ne scongiuro piangendo: mai più
Verrò fuori dall’Ade, quando del fuoco m’avrete fatto partecipe. […]
Achille, non seppellire le mie ossa e le tue separate,
Ma insieme, come in casa vostra crescemmo […]
E così un; urna sola anche l’ossa racchiuda,
Quella d’oro a due manici, che la madre augusta t’ha dato.”


Omero non é mai particolarmente esplicito sul tipo di legame che lega Achille e Patroclo, ma si limita a dipingere il loro legame con forza estrema e con tenerezza (il poeta ha particolare riguardi per Patroclo, che tratta sempre con molta dolcezza). Certo é che i secoli successivi scelsero il rapporto tra i due mitici eroi non solo come esempio estremo di amicizia, ma come simbolo dell’amore tra due uomini.

Per leggerne di più:
Purtroppo i romanzi sull’Iliade tendono a minimizzare questa parte della narrazione oppure a presentare Achille e Patroclo come `cugini’ (avete presente Troy?), allora perché non leggere una buona versione dell’Iliade?
In italiano abbiamo a disposizione due scorrevoli versioni in prosa: la celebre versione Einaudi curate da Rosa Calzecchi Onesti o la versione Marsilio di Maria Grazia Ciani.
Buona lettura!
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martedì 10 gennaio 2012

Dreamspinner Press apre al mercato italiano

E' con enorme piacere che vi comunico in anteprima una notizia che mi sta particolarmente a cuore.

La casa editrice americana Dreamspinner Press, di cui ormai avrete letto in questo blog, apre al mercato italiano. Il loro progetto, che è attualmente ancora in corso, prevede la traduzione di alcuni dei loro titoli - ancora non si sa quanti - in altre lingue europee.

Essendo una delle loro traduttrici, non posso far altro che essere felice di questa notizia e ho assicurato loro che le avrei aiutate a pubblicizzare la cosa il più possibile, così da rendere felici anche le lettrici italiane che non riescono ad accedere ai loro titoli visto che, ovviamente, sono scritti interamente in inglese.

I primi due libri saranno disponibili a partire dal 17 gennaio e potete trovarli

QUI 

Altri titoli si aggiungeranno successivamente e sarà mia premura tenervi costantemente aggiornati sulle nuove uscite.



Se qualcuno di voi volesse aiutarmi a spargere la voce, sarebbe una cosa bellissima.

I primi due titoli, che potete comunque vedere nel link sono:



Amore significa... di Andrew Grey



Geoff vive appieno la sua vita omosessuale nella metropoli, finché la morte di suo padre lo convince a tornare nella tenuta di famiglia. Dopo aver scoperto un ragazzo Amish dormire nel fienile, Geoff viene a sapere che Eli sta trascorrendo un anno lontano dalla comunità prima di essere iniziato alla sua religione. Nonostante la loro attrazione reciproca, Geoff è determinato nell’evitare qualsiasi coinvolgimento, ma Eli scopre che Geoff condivide gli stessi sentimenti e inizia a corteggiarlo, catturando abilmente prima la sua attenzione e poi il suo cuore.

La loro relazione viene minacciata dal vociferare dei parenti e dell’intera collettività dalla mentalità chiusa, una realtà completamente nuova per Eli, che deve decidere se ritornare alla propria comunità, alla sua famiglia, alla realtà e futuro che conosce oppure restare con Geoff e avere fiducia nel potere dell’amore.

Un amore che significa … storia.





Scelta del cuore di Mary Calmes




Come giovane uomo gay – e pantera mannara - tutto ciò che Jin Rayne desidera è un'esistenza normale. Dopo essere fuggito dal suo passato, vuole solo ricominciare da capo, ma la vecchia vita di Jin non vuole lasciarlo andare. Quando i suoi viaggi lo portano in una nuova città, incrocia la strada del capo della tribù di pantere locale. Logan Church è uno shock ed un enigma e Jin ha paura che Logan sia il compagno che teme ed anche l'amore della sua vita. Jin non vuole tornare al suo vecchio stile di vita ed accoppiarsi lo legherebbe irrevocabilmente ad esso.

Ma Jin è il compagno che Logan deve avere al suo fianco perché lo aiuti a guidare la tribù e non rinuncerà a Jin così facilmente. Ci vorranno tempo e fiducia perché Jin scopra la gioia dell'appartenere a Logan e come amare senza freni.


Spero che apprezziate l'iniziativa e spero che mi aiuterete a diffondere la notizia il più possibile!

Buona lettura,
Barbara



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sabato 7 gennaio 2012

Recensione: Undercover sins

Questo è uno dei libri che ho comprato mesi fa e che, per una cosa o per l'altra, non avevo mai avuto tempo di leggere. Non che ora ce l'abbia, a dire il vero, ma mi ci sono voluti solo due giorni per finirlo e volevo parlarvene. E raccomandarvelo.

Undercover sins




L'agente di polizia Gabriel Carter rifiuta di lasciare perdere il suo incarico prima di portarlo a termine, nonostante si stia rivelando più difficile del previsto Così, quando va sotto copertura con il nome di Ty interpretando un ragazzo di strada, ha intenzione di fare tutto ciò che è in suo potere per stabilire un contatto con la persona che deve arrestare. Riesce a sedurre il suo obiettivo, Demetrius Prado, il secondo uomo più potente di Las Vegas e trafficante di esseri umani, ma l'uomo si rivela essere completamente diverso dal previsto.

Più cose Gabriel viene a sapere di lui, più si trova coinvolto in una serie di sconvolgimenti e cambi di direzione che lo portano sempre di più verso il rivale di Demetrius, Arden, e ancora oltre. Si parla di identità fasulle, ed è un caso che nasconde diversi 'strati' di verità e di storie inventate per creare una complessa copertura. Più si avvicina la fine e più Gabriel è certo che non potrà mai fidarsi di Demtrius, nè potrà permettere al suo cuore di fare altrettanto.



I due personaggi principali del libro sono davvero splendidi: Ty con il suo temperamento forte e aggressivo e Demtrius, affascinante e suadente cattivo che non perde mai la calma, nemmeno nelle peggiori situazioni (e nemmeno quando viene ripetutamente insultato - a ragione, o forse no - da Ty).
Anche i personaggi secondari - Lee e Arden - sono caratterizzati bene, nonostante siano solo di contorno e, personalmente, per un attimo ho sperato che ci fosse un po' più spazio per Lee. Allo stesso modo, quelli minori - Jackson e Leslie - giocano comunque un ruolo importante nella storia. Tutti insieme creano quindi un gruppo ben equilibrato.

E' un romanzo gradevole e molto accattivante.
Nonostante, ovviamente, sia incentrato sulla relazione tra Ty e Demetrius, la trama di sottofondo è ben orchestrata e tesa al punto giusto. 
Il rapporto tra i due personaggi principali è molto intenso ed è sviluppato in modo che non solo sia Ty a soccombere al fascino di Demtrius ma anche il lettore, nonostante la sua molto dubbia moralità.

E' erotico al punto giusto, senza arrivare ad essere un romanzo che punta prevalentemente sul sesso. Anzi, nonostante alcune siano descritte in modo abbastanza dettagliato non le ho mai trovate eccessive.


Se il genere contemporaneo/poliziesco/spy story vi intriga, e se vi piacciono i personaggi che rendono la vita dura l'uno all'altro, penso che questo possa essere senz'altro il romanzo per voi :)


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