domenica 11 marzo 2012

SPECIALE Un Giorno Questo Dolore ti Sarà Utile

Come avevo preannunciato, l'argomento di oggi è "Un Giorno Questo Dolore ti Sarà Utile", sia libro che film.
Devo dire, purtroppo, che sono rimasta delusa da entrambi ma soprattutto dalla trasposizione cinematografica (mai una volta che riesca a fare una recensione pienamente positiva...). In ogni caso giudicate voi...

TRAMA (del libro)
James ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d'arte della madre, dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d'altra parte, suscitare clamore intorno a opere di tendenza come le pattumiere dell'artista giapponese che vuole restare Senza Nome. Per ingannare il tempo, e nella speranza di trovare un'alternativa all'università ("Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché"), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite - la lettura e la solitudine -, ma per sua fortuna gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio...

RECENSIONE LIBRO
Il 23 Febbraio, il giorno prima dell'uscita del film, ho concluso Un Giorno Questo Dolore ti Sarà Utile e anche del presente romanzo, come di altri libri che ho letto precedentemente, non sono stata pienamente soddisfatta.
In pratica narra le vicende dell'ultima estate a casa, prima dell'università, del protagonista, James, ragazzo spesso definito disadattato perché preferisce rimanere da solo piuttosto che stare con i coetanei, tra sedute psicoterapeute, visite alla nonna, Nanette, riflessioni e disagi adolescenziali e scherzi poco graditi.
Innanzi tutto comincio col dire che la trama è piuttosto fuorviante, nel senso che sembra che il fulcro delle vicende siano gli incontri in chat tra John, il gestore della galleria d'arte della madre del protagonista, e James. Almeno questo è quello che ho pensato acquistando il libro. Niente di più sbagliato!. Tra i due ci sarà solo un episodio, relativamente rilevante, o meglio, rilevante solo per la crescita del protagonista (si tratta di un romanzo di formazione). Ciò mi ha piuttosto delusa, ho atteso tutto il tempo per qualcosa che non si è mai verificato.
Inoltre, il libro racconta gli avvenimenti di un'estate, un'estate piuttosto noiosa! Di fatto, a parte l'episodio con John, non è successo niente. Su questo punto alla fine del romanzo sono rimasta interdetta e mi sono chiesta: tutto qui?
Per quanto riguarda i personaggi, non gli ho trovati molto approfonditi ma forse ciò è normale, nel senso che erano descritti dal punto di vista del protagonista e questo, essendo piuttosto chiuso in sé stesso, non si è soffermato molto a capire chi gli stava attorno. James, tuttavia, a volte, nel suo voler apparire superiore agli altri, l'ho trovato piuttosto irritante e infantile, soprattutto con la psicoterapeuta.
Quello che, invece, ho preferito maggiormente sono le riflessioni velate e abbastanza impegnate sul mondo dei giovani, proprio di quel protagonista che a volte non mi è piaciuto (quindi non è che James mi sia stato totalmente antipatico, solo a volte). Queste hanno fatto si che continuassi la lettura abbastanza interessata.
Infine, mi è piaciuto anche lo stile scorrevole e fresco dell'autore che mi ha permesso di leggere il romanzo velocemente, facendomi pesare meno di quel che avrebbe dovuto la mancanza di azione e di quei momenti "piccanti" che mi sarei aspettata leggendo la trama.
In conclusione, col senno di poi, posso affermare che il titolo ci sta proprio, anche se potrebbe scoraggiare la lettura. Consiglio questo romanzo a chi è interessato ad una lettura riflessiva, senza aspettarsi chissà quali avvenimenti.
VOTO: ***

Titolo: Un Giorno Questo Dolore ti Sarà Utile
Autore: Peter Cameron
Editore: Adelphi
Pagine: 206
 Prezzo: € 10,00
 ************************************

RECENSIONE FILM
Sono andata a vedere il film il giorno stesso che è uscito e in sala c'erano solo cinque persone, sottoscritta compresa. Va da sé che, almeno a Verona, ha fatto flop. In realtà neanche a me è piaciuto molto, come del resto ho gradito fino ad un certo punto il libro. Posso definire questa come la pellicola cinematografica più brutta che sia andata a vedere negli ultimi anni, la più brutta perché non mi ha lasciato o fatto suscitare nulla.
La storia racconta dell'ultima estate a casa prima dell'università di un adolescente, James, solitario e incapace di stare con i propri simili. Passa la maggior parte del tempo con la nonna Nanette e la life coach da cui è inizialmente stato costretto ad andare e con cui poi riuscirà a costruire "un'amicizia". Gli eventi centrali sono la disastrosa avventura a Washington e lo "scherzo" in chat architettato da James nei confronti del gestore della galleria d'arte della madre.
Innanzi tutto ho notato come i problemi adolescenziali del protagonista, su cui, per sua stessa ammissione, il regista Roberto Faenza si è focalizzato, siano trattati superficialmente, senza analisi psicologica, non lasciando nulla all'immaginazione, al contrario di come sono stati gestiti dall'autore del romanzo che almeno da quel punto di vista ha fatto un buon lavoro.
Poi, sempre confrontando libro-film, nel primo la life coach era una psicoterapeuta che aveva con il protagonista un rapporto distaccato e il suo ruolo principale era passivo, cioè quello di far si che James parlasse e riflettesse su sé stesso e sugli episodi di quell'estate, insomma era un pretesto narrativo, sebbene importante, per far andare avanti la storia, nel film, invece, diventa la confidente e l'amica (per non dire qualcosa di più) del protagonista e il suo personaggio ricopre una funzione attiva. Ciò mi ha dato un po' fastidio perché io ero andata al cinema aspettandomi di vedere almeno una parvenza di storia gay, parvenza perché già il libro non è che possa essere definito esplicito in tal senso, ma neanche questa c'è stata visto che una simil-relazione si è sì verificata... ma con la life coach... Avevo comunque già sentito in rete, prima della visione della pellicola, che il regista non aveva evidenziato per niente l'aspetto omosessuale e, fatta eccezione per qualche cenno, non si direbbe minimamente che il film è a tematica gay. Peccato perché tolto ciò non resta altro che un comunissimo e banale filmetto sulla crisi adolescenziale. Niente di straordinario, sebbene la presenza di un cast lodevole.
Parlando proprio dei personaggi, mi è particolarmente piaciuto il protagonista, qui più esplicito e meno contorto (ok, ciò non è proprio un merito visto che la storia si regge proprio su questo punto), di cui nel libro ho provato un po' di antipatia. Davvero una buona recitazione e una gradevolezza nell'aspetto (al contrario che nella locandina). Un'altro personaggio che mi è particolarmente piaciuto (ammetto, soprattutto per la presenza) è la sorella di James, Gillian; alcune sue mise erano davvero fantastiche.
In conclusione, questo è stato un film piuttosto scontato che ha reso banale anche ciò che nel romanzo si poteva salvare, come le riflessioni contorte del protagonista. Sostanzialmente non consiglio la pellicola se non a chi ha letto il libro e ora vuol vedere anche la trasposizione cinematografica e a chi non ha niente di meglio da visionare. Sebbene è definito un film a tematica omosessuale, secondo me "Un Giorno Questo Dolore ti Sarà Utile" può vederlo tranquillamente anche chi non è interessato/appassionato al genere. Come ho già detto, c'è solo qualche piccolo riferimento gay.
VOTO: ***-

Titolo Originale: Someday This Pain Will Be Useful to You
Paese: U.S.A., Italia
Genere: Drammatico
Durata: 98 minuti
Canale: Cinema

1 commenti:

Barbara ha detto...

Ti ringrazio moltissimo per questa doppia recensione!
Sei davvero molto, molto brava *-*
Ecco, onestamente questo è un libro che penso che non leggerò (e non guarderò nemmeno il film XD).
Non so dirti con esattezza il perchè, forse per la mancanza generale di attrattiva secondo i miei gusti.
Grazie ancora per il lavoro che condividi con noi <3

Posta un commento